DivestInvest per Organizzazioni

6 passaggi di supporto per procedere con il tuo impegno di DivestInvest

6 passaggi di supporto per procedere con il tuo impegno di DivestInvest

1. Rivedi i principi che guidano i tuoi investimenti

  • Riesamina e, se necessario, aggiorna i tuoi principi in materia di investimenti per stabilire una comprensione condivisa dei rischi e delle opportunità di investimento associati ai cambiamenti climatici.

I tuoi principi dovrebbero definire la tua opinione sui rischi associati ai cambiamenti climatici e alla transizione energetica, in particolare quelli posti dalle compagnie di estrazione di combustibili fossili, e le opportunità offerte dalle soluzioni climatiche. Essi potrebbero definire il modo in cui il DivestInvest consente al portafoglio di affrontare questi rischi e opportunità.

Tutte le organizzazioni hanno il dovere fiduciario di valutare e riferire sui rischi finanziari dei cambiamenti climatici. Gli esperti legali ora sostengono che le organizzazioni no profit debbano allineare i propri investimenti con la propria missione e con il DivestInvest.

Domande da considerare:
  1. Quali valori e principi sono importanti per la nostra organizzazione?
  2. Quali valori e convinzioni sono importanti per i nostri beneficiari e altri soggetti interessati?
  3. Cosa sappiamo, crediamo e concordiamo sui rischi di investimento e le opportunità associate ai cambiamenti climatici?
  4. In caso di organizzazione umanitaria, in che misura gli investimenti in combustibili fossili sono in conflitto con i nostri obiettivi?

2. Stabilisci criteri di esclusione ed inclusione

  • Stabilisci criteri di selezione delle compagnie che siano facili da comprendere e che consentano ai manager di adempiere con successo al tuo mandato.

La portata delle esclusioni

L’impegno di DivestInvest chiede agli investitori di escludere, come minimo, le 200 maggiori società di combustibili fossili in termini di riserve. Alcuni vanno oltre e cercano di escludere più aziende che identificano come particolarmente vulnerabili a un collasso nella catena di fornitura di prospezione, estrazione, raffinazione, attrezzature e servizi di combustibili fossili. Altri preferiscono escludere meno aziende, spesso basando le proprie decisioni sulla percentuale di entrate derivanti dai combustibili fossili. Recentemente, alcune realtà, come AP7 e la Chiesa metodista del Regno Unito hanno deciso di escludere le compagnie ritenute “non conformi all’Accordo sul clima di Parigi.

Quale percorso sceglierai dipenderà dai tuoi valori e dalle motivazioni per il disinvestimento, come chiarito nel Passaggio 1.
Prendi in considerazione politiche facilmente comunicabili che avranno risonanza con i diversi stakeholder.

Caso Studio: Esclusioni

  1. Il Wallace Global Fund: “Evitare gli investimenti in aziende che svolgono ruoli chiave nell’esplorazione, produzione e vendita al dettaglio di combustibili fossili, in particolare il carbone.”
  2. RS Group: “Disinvestire da tutte le esposizioni a società di esplorazione e produzione di carbone, petrolio e gas.”
  3. Copenaghen: “Disinvestire tutte le società che ottengono il 5% dei ricavi da prospezione, estrazione, raffinazione, attrezzature e servizi per carbone, petrolio e gas.”

Cosa includere

Ottenere la giusta esposizione alle soluzioni climatiche, per esempio tramite uno “screening positivo”, è tanto importante quanto ciò che viene escluso. Le soluzioni per il clima sono ora disponibili in tutte le classi di attività di un portafoglio tipico e in ogni mercato. Gli esempi includono aziende e progetti che offrono efficienza delle risorse, generazione di energia sostenibile, stoccaggio e trasmissione, trasporto a basse emissioni di carbonio, edifici e agricoltura e silvicoltura sostenibili.

Un approccio è quello di dare la priorità ad iniziative leader in ambito ecologico con cui, dopo aver escluso le società di estrazione di combustibili fossili, gli investitori scelgono titoli che ottengono i migliori risultati nel proprio settore per ESG o standard equivalenti. I criteri per le valutazioni ESG possono essere molto diversi tra i gestori di fondi, quindi assicurati di conoscere e comprendere appieno i criteri alla base di ogni valutazione.

 

3. Rivedi le politiche di investimento

  • Modifica le tue politiche per riflettere il tuo approccio di DivestInvest.

Come punto di partenza, dovresti modificare la tua politica di investimento per riflettere i nuovi criteri di esclusione e inclusione. Una politica più dettagliata può fare riferimento alla gestione del rischio, agli obiettivi di rendimento e delineare eventuali potenziali vincoli sulla strategia. Gli investitori potrebbero anche voler aggiornare le proprie istruzioni per i gestori patrimoniali.

Caso Studio: Politica di Investimento

La Chiesa di Svezia, con 900 milioni di euro, ha elaborato una politica di investimento completa con una guida chiara per i gestori patrimoniali sui cambiamenti climatici ed il DivestInvest. La politica completa può essere trovata qui. Un estratto è riprodotto qui sotto:

La Chiesa di Svezia considera il cambiamento climatico una seria minaccia e quindi ha una visione restrittiva per quanto riguarda gli investimenti in compagnie attive nell’estrazione di fonti energetiche fossili. Si prevede che i gestori dei beni della Chiesa di Svezia investiranno invece in società che contribuiscono a risolvere la questione climatica in modo costruttivo.

Settori che richiedono uno screening speciale

…Oggi il mondo dipende dall’energia fossile, ma allo stesso tempo deve convertirsi ad un approvvigionamento energetico più sostenibile. Riteniamo che sia più facile per una azienda fornitrice di energia utilizzare più fonti di energia rinnovabili per produrre calore ed elettricità che per le compagnie petrolifere e del carbone passare ad impiegare fonti di energia rinnovabile. Ad oggi, non siamo a conoscenza di società petrolifere o di carbone che perseguono lo sviluppo verso produzione di fonti energetiche sostenibili e mostrano standard sufficientemente elevati in materia di ambiente e diritti umani. Tuttavia, queste condizioni sono soddisfatte da un certo numero di compagnie energetiche. Per questo motivo, nell’adeguamento climatico, facciamo una distinzione tra le società di estrazione e le società energetiche.

4. Aggiorna il tuo registro dei rischi

  • Aggiorna il tuo registro dei rischi con un’analisi dei rischi cumulativi e variabili delle classi di asset esistenti nel portafoglio in diversi scenari climatici.

Il DivestInvest, per sua natura, cerca di ridurre i rischi finanziari associati ai cambiamenti climatici. Questi rischi dovrebbero essere identificati e inclusi nel registro dei rischi per scopi di reporting ed analisi.

La Prudential Regulation Authority del Regno Unito ha identificato tre tipi di rischi finanziari legati al clima:

  1. Fisici: rischi che potrebbero derivare da eventi climatici e meteorologici, come inondazioni e tempeste, che possono danneggiare la proprietà o interrompere il commercio.
  2. Di transizione: rischi che potrebbero derivare dal processo di adeguamento ad un’economia a basse emissioni di carbonio, come cambiamenti nella politica, nella tecnologia o nell’attitudine degli investitori.
  3. Di responsabilità: rischi che potrebbero derivare da parti che hanno subito perdite o danni.

Altre risorse utili sui rischi legati al clima includono la Task Force on Climate Related Disclosure; Mercer e CIEL, Trillion-Dollar Transformation; eEY, Climate Change: The Investment Perspective

5. Controlla il tuo benchmark

  • Valuta l’idoneità dei benchmark che stai utilizzando per valutare i gestori di fondi e per guidare le decisioni di investimento. Decidi quanto rigidamente vuoi seguirli e se possono essere più adatti dei benchmark alternativi.

Gli investitori utilizzano spesso un benchmark per valutare una strategia di investimento. I benchmark standard sulla capitalizzazione di mercato, come MSCI ACWI o FTSE All-Share, rappresentano mercati azionari globali o nazionali e definiscono il rischio di mercato, definito “beta” di mercato. I proprietari di assets possono adottare un indice come criterio di riferimento per le loro allocazioni. Gli investitori utilizzano inoltre indici come parametri di prestazione per monitorare il proprio gestore patrimoniale esterno e come base per prodotti di investimento passivi come fondi comuni di investimento e fondi indicizzati quotati (ETF).

La comunità finanziaria sta diventando sempre più aperta rispetto al potenziale rischio sistemicoincorporato in alcuni benchmark. Se gli investitori desiderano modificare la propria esposizione a rischi particolari, possono essere creati specifici benchmark per affrontare questa situazione. I fornitori di indici tra cui MSCI, FTSE Russell, S & P Dow Jones, Fossil Free Indexes e altri, stanno ora pubblicando nuovi benchmark per valutare le dimensioni, l’opzionalità e i rendimenti di un’economia a basse emissioni di carbonio, pur includendo un’esposizione ai combustibili fossili bassa o nulla.

Caso Studio: applicazione di nuovi benchmark

A luglio 2017, Swiss Re ha annunciato di aver spostato l’intero portafoglio di investimenti di 130 miliardi di dollari per tracciare i benchmark ESG.

“I nuovi benchmark non vengono utilizzati solo per la misurazione delle prestazioni, ma anche per la definizione dell’universo di investimento. Qualsiasi investimento idoneo al benchmark deve avere un rating ESG minimo. Sulla base di ciò, l’universo di investimento si riduce a circa la metà dell’indice principale per il benchmark azionario e di circa tre quarti per il benchmark di obbligazioni societarie. Per acquistare e detenere portafogli, i benchmark ESG definiscono l’universo di investimento idoneo. Per i portafogli a gestione attiva, ai gestori di portafoglio viene fornita una flessibilità di investimento aggiuntiva ma limitata. È consentito investire una piccola percentuale in investimenti fuori benchmark con ulteriori restrizioni di rating ESG in base alla propria valutazione ESG. L’approccio per selezionare e monitorare i gestori di investimenti esterni è un componente aggiuntivo per garantire l’integrazione coerente dei fattori ESG. I nostri manager esterni sono tenuti ad aderire a criteri di investimento responsabili e sono monitorati di conseguenza. I criteri di valutazione rilevanti sono la governance e le politiche, il livello di integrazione nel processo di investimento del gestore esterno e il reporting.”

6. Seleziona gestori di fondi e consulenti adatti allo scopo

  • Seleziona gestori di fondi e consulenti che adempiranno il tuo mandato

Gli investitori possono imbattersi in gestori di fondi che non offriranno strategie di DivestInvest o che lo faranno solo a costi eccessivi. Gli investitori possono evitare ciò. Tutti i gestori di fondi dovrebbero lavorare sul mandato stabilito dal cliente e descritto nei documenti di investimento discussi sopra. Assicurati di trovare un manager che ti dia fiducia nella comprensione dei rischi e delle opportunità offerte da una transizione energetica in rapida evoluzione.

In fase di selezione di un consulente, mostragli questa guida e chiedi se ha esperienza rilevante per il compito affidato. In caso contrario, prendi in considerazione un altro consulente di investimento. I proprietari di beni che hanno iniziato a Disinvestire – Investire hanno riferito che la qualità e l’esperienza possono variare in modo sostanziale tra i team nella stessa società di consulenza.

Molte organizzazioni che si sono impegnate nel DivestInvest sono felici di condividere la propria esperienza.

Non è raro che i proprietari di asset abbiano più consulenti. Possono avere un gestore di fondi che esternalizza la consulenza sugli investimenti “sensibili al clima” alle imprese specializzate.

Domande per gestori di fondi e consulenti:

  1. Quali servizi offrite per supportare le organizzazioni che desiderano implementare una strategia di DivestInvest o di decarbonizzazione?
  2. Hanno sufficienti risorse per adempiere il tuo mandato?
  3. Quali sono le competenze e l’esperienza dei membri del team responsabili in questo settore?
  4. Come incorpori il rischio climatico nel tuo processo di investimento?
  5. Come valuti e fai rapporto su DivestInvest?
  6. Hai una politica per comunicare le tue attività?

 

 

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