Cos’è DivestInvest?
DivestInvest è un movimento globale di investitori che lavorano per accelerare la transizione verso l'energia pulita. È incentrato sullo spostamento degli investimenti da società di combustibili fossili e verso soluzioni climatiche come efficienza energetica, energia rinnovabile, stoccaggio delle batterie, l'agricoltura sostenibile ed accesso all'energia pulita.
Perchè le persone promuovono il DivestInvest?
Ogni investitore avrà la propria motivazione per agire, ma le tre più comuni sono etica, finanziaria e legale. Etica, perché è sconveniente trarre profitto dalle aziende che causano il cambiamento climatico. Finanziaria, perché l'industria dei combustibili fossili è in declino mentre l'energia pulita è in piena espansione. Legale, perché i fiduciari hanno il dovere di gestire il rischio climatico e il disinvestimento allontana il rischio dei portafogli.
Con il DivestInvest si cambia realmente qualcosa?
DivestInvest ha già apportato un vero cambiamento, consentendo alla società di immaginare un'economia al di là dei combustibili fossili. Esso inoltre invia un forte segnale ai governi, al mercato e alla società civile, il segnale che un potente movimento di investitori sostiene una maggiore ambizione sui cambiamenti climatici. La direttrice esecutiva dell'UNFCCC Christiana Figueres ha dichiarato che DivestInvest è stato determinante per consentire l'accordo di Parigi. Hans Joachim Schellnhuber, direttore fondatore dell'Istituto di Potsdam per la ricerca sull'impatto climatico in Germania, ha affermato che la campagna di disinvestimento è l'azione più importante che sia mai avvenuta sul cambiamento climatico. L'aspetto dell'investimento è ugualmente importante e DivestInvest garantisce che più denaro scorra verso le soluzioni climatiche, come le energie rinnovabili. Per molti investitori, inoltre, DivestInvest ha migliorato i rendimenti.
Quali effetti reali ha sul settore dei combustibili fossili?
La stigmatizzazione del settore dei combustibili fossili ha conseguenze profonde. La reputazione conta: aziende come Peabody Coal hanno annotato nei loro report agli azionisti che il disinvestimento è una minaccia materiale per i propri affari (Peabody è uscito dalla procedura fallimentare nel maggio 2017). Le compagnie di combustibili fossili stanno lottando per reclutare giovani talenti. Inoltre, come ha affermato HSBC in merito al disinvestimento, "la minore domanda di azioni e obbligazioni aumenta il costo del capitale per le compagnie e limita la capacità di finanziare progetti costosi, il che è particolarmente dannoso in un settore in cui i progetti sono intrinsecamente a lungo termine".
Quanti soldi sono effettivamente passati dai combustibili fossili all'energia sostenibile?
Il conteggio presente su questo sito rappresenta il totale degli asset detenuto da istituzioni che si sono impegnate in una qualche forma di disinvestimento (che vanno dalla cessione di investimenti di carbone al disinvestimento da tutti i combustibili fossili). Il valore specifico degli asset ceduti o disinvestiti non è reso pubblico dalla maggior parte delle organizzazioni, quindi non possiamo tenerne traccia.
Non abbiamo più bisogno di combustibili fossili?
È del tutto possibile che il mondo sia alimentato solo da energia rinnovabile, come dimostrato da numerosi studi, inclusi quelli della Stanford University. Nessuno si aspetta che la transizione avvenga da un giorno all'altro. Ma con la maggior parte della nuova capacità di generazione di energia installata proveniente da fonti rinnovabili e con la rapida proliferazione di tecnologie, compresi i veicoli elettrici, siamo molto vicini a un punto critico in cui tutte le nuove energie in tutto il mondo provengono da fonti rinnovabili. È questa crescita dell'offerta che conta per gli investitori.
Quanto investimento è necessario in energie rinnovabili?
Le stime degli investimenti necessari in energia pulita sono varie, ma una cifra comune citata è di 1000 miliardi di dollari all'anno. Ciò è realizzabile se i mercati e i regimi di sussidi mondiali si allontanano dai combustibili fossili e si trasformano in fonti rinnovabili.
La gran parte dei combustibili fossili non è in mano a compagnie petrolifere nazionali?
Sì, la maggior parte delle riserve sono di proprietà di compagnie nazionali. Ciò non fa altro che aumentare le motivazioni per il disinvestimento da parte di aziende pubbliche, i cui costi più elevati e una minore protezione da parte del governo significano che le loro attività saranno bloccate per prime.
Non è più efficace lavorare per la transizione con il coinvolgimento diretto delle compagnie di combustibili fossili?
Gli investitori hanno cercato di cambiare il settore dei combustibili fossili per decenni senza effetto. La famiglia Rockefeller, fondatrice di Exxon Mobil, rinunciò dopo 15 anni di tentativi infruttuosi. Oggi, di fronte alla crescente pressione degli azionisti oggi, le compagnie di combustibili fossili continuano a cercare di espandere le proprie attività nel settore dei combustibili fossili, piuttosto che riconoscere la necessità per la società di ridurre l'uso di combustibili fossili e sostituirlo con energia rinnovabile.